IRI - Imposta sul reddito d'Impresa

La Legge di Bilancio per l’anno 2017 (L. 11/12/2016, n. 232) stabilisce nel comma 547 dell’articolo 1 un nuovo regime opzionale per le società di persone e per le società a responsabilità limitata con un volume di ricavi non superiore alle soglie previste per gli studi di settore  (5.164.569 euro) e con una compagine societaria non superiore a 10 persone fisiche (20 nel caso di società cooperative) che abbiano optato per la trasparenza fiscale. Nel nuovo regime vengono ricomprese anche le ditte individuali.

Di fatto vengono qui considerate le imprese che, determinato il reddito annuale, imputano la quota spettante del reddito a ciascun socio (o al titolare) il quale provvede nella propria dichiarazione dei redditi a corrispondere le imposte personali dovute. Questa imputazione prescinde dall’ effettiva distribuzione o meno del reddito.

Essendo l’imposizione IRPEF basata su scaglioni di reddito, il singolo contribuente corrisponderà imposte determinate con aliquote diverse in funzione del livello globale dei propri redditi. Giova ricordare che le aliquote IRPEF vanno alla minima del 23% alla massima del 43%, tralasciando le addizionali locali e l’eventuale contributo di solidarietà.

Questa la situazione attuale; la norma ora introdotta dalla Legge di Bilancio in sintesi stabilisce che gli utili di detti soggetti non assegnati ai soci (o al titolare) siano tassati con l’aliquota unica prevista per le società di capitali che, dall’esercizio 2017, è del 24 per cento, restano nella tassazione personale dei soci (o del titolare) le somme prelevate  a carico dell’utile.

Si tratta di un regime che richiede, come elemento essenziale, la contabilità ordinaria ed è opzionale.

L’opzione vincolante per 5 anni è rinnovabile e deve essere esercitata in sede di dichiarazione dei redditi con effetto dal periodo al quale la dichiarazione si riferisce.

Per maggiori informazioni e chiarimenti contattare Michele Cireni, tel. 02. 34 56 51, email m.cireni@federchimica.it