L’innovazione tra evoluzione e cambiamento radicale

03/06/2019

Lo stato di salute di un’azienda, o di un comparto, viene spesso valutato dal grado di investimento in Ricerca e Sviluppo; non è un indicatore che isolato può mostrare una situazione ottimale o meno, ma, lascia intendere l’orientamento di un’azienda alla proposta di prodotti o servizi nuovi, distintivi o originali per cui il consumatore è disposto, probabilmente, anche a pagare un mark up.

Tanto più l’azienda investe in tali risorse immateriali, come ad esempio costi in ricerca e brevetti, tanto più questa si sentirà meno minacciata da variabili esogene che, in scenari  come quello attuale, contraddistinti dall’aumento di player e riduzione delle barriere all’ingresso, possono ledere le marginalità.

Si propone l’analisi aggiornata condotta dall’Istat su questo tema, dal punto di vista numerico delle imprese in Italia, del settore chimico: confrontato con la media nazionale del manifatturiero emerge la medesima attenzione del comparto cosmetico negli investimenti in R&S, a dimostrazione della grande competitività sia di prodotto che di processo.

 

INDICATORE

TOTALE SETTORE

MANIFATTURIERO

SETTORE 

CHIMICO

Totale imprese con almeno 10 addetti

68.716

1.639

Numero imprese con attività innovative*

39.730

1.311

Distribuzione % imprese con attività innovative*

57,8

80,0

Distribuzione % imprese con attività innovative* di prodotto/processo

50,4

72,1

 

* Le imprese con attività innovative sono quelle che hanno svolto attività finalizzate all'introduzione di innovazioni di prodotto, di processo, organizzative o di marketing. Fonte Istat