In una nota inviata al Ministero della Salute, il Tavolo riafferma che restano escluse dagli obblighi di autocertificazione e di conseguente versamento del contributo le aziende che, immettendo in commercio in Italia dispositivi medici (compresi i dispositivi medico-diagnostici in vitro e i dispositivi su misura), non vendano ovvero non cedano tali dispositivi al Servizio Sanitario Nazionale, ovvero a terzi, con onere a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
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