Assemblea pubblica 2020 - Il Presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti: «Abbiamo un compito difficile, ma estremamente importante: come capitani coraggiosi dovremo andare controcorrente. In autunno dovremo saper rifiorire»

13/10/2020

Si è svolta ieri, per la prima volta in diretta streaming, l’Assemblea pubblica di Cosmetica Italia dal titolo “Un’industria che fa bene al Paese. La resilienza del comparto cosmetico nazionale: un nuovo paradigma per il rilancio del settore”.  

Un appuntamento a cui tradizionalmente l’Associazione affida riflessioni e considerazioni su temi chiave, quest’anno orientate alle ripercussioni dell’emergenza sanitaria e alla capacità di reazione del comparto.

«I numeri storicamente hanno sempre dimostrato l’anticiclicità dell’industria cosmetica. Nel 2019, prima dell’emergenza, abbiamo registrato un fatturato di 12 miliardi di euro; la pandemia ha avuto un impatto importante e per fine anno stimiamo una flessione del fatturato dell’11,6%, una percentuale più contenuta di quanto ci saremmo aspettati e che testimonia la resilienza delle nostre aziende – ha sottolineato il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti – Siamo pronti per un nuovo Rinascimento. Come cittadini, imprenditori e protagonisti di un settore chiave per il Sistema Paese ci aspetta un compito difficile, ma importantissimo, nei prossimi delicati mesi: andare controcorrente e delineare nuovi modelli per ripartire».

Nel corso dell’evento, moderato dal giornalista e scrittore Alan Friedman, sono state evidenziate le caratteristiche di eccellenza del settore coinvolgendo sia rappresentanti delle istituzioni che delle aziende (tra i partecipanti sono intervenuti con messaggi videoregistrati Lorenzo Angeloni - direttore generale per la promozione del Sistema Paese MAECI e Paolo Lamberti – presidente Federchimica, mentre hanno partecipato alla tavola rotonda Laura Burdese – presidente e ceo Acqua di Parma, Cristina Casa – Brand Transformation Manager KIKO Milano e Renato Semerari – ceo Intercos Group).

«L’industria cosmetica italiana è un orgoglio ancor prima che un'eccellenza del Made in Italy, sia sul mercato interno che su quello internazionale – ha evidenziato il sottosegretario per lo Sviluppo Economico Alessia Morani in un messaggio all'assemblea pubblica - Durante l'emergenza la filiera della cosmetica è rimasta attiva per garantire la fornitura di beni essenziali relativi all'igiene personale e alla cura della persona, mentre numerose imprese hanno attivato rapidamente processi di conversione della produzione per avviare la fabbricazione di prodotti cosmetici fondamentali in fase di emergenza per il contrasto dei contagi, come gel e detergenti igienizzati».

La vocazione ai mercati internazionali – nel 2019 oltre il 40% del fatturato è stato destinato all’export - è un’ulteriore cifra distintiva del comparto e un aspetto chiave nel disegnare il rilancio del settore. «Confindustria ha sostenuto diverse misure per supportare le imprese colpite dalla diminuzione dell'export, tra cui l'intervento di finanza agevolata di Simest, con una componente a fondo perduto, che consente di finanziare le spese per realizzare show room e negozi all'estero, progetti di e-commerce, partecipazione a fiere internazionali e molto altro - ha dichiarato Barbara Beltrame, vicepresidente Confindustria con delega all'Internazionalizzazione, in un videomessaggio - Penso che per il settore della cosmetica sia una buona opportunità e stiamo lavorando perché tale fondo venga rifinanziato per consentire ad un numero più ampio di imprese di poterne beneficiare».

Un tema, quello dell’export, che si intreccia anche con lo scenario delle manifestazioni fieristiche: «Tutti i nostri partner ci confermano che c'è bisogno di fiere in presenza, perché i prodotti vanno visti e sentiti, gli scambi tra le persone restano importanti – ha affermato Gianpiero Calzolari, presidente di BolognaFiere – Fisico e digitale si dovranno rafforzare l’un l’altro, seguendo una direzione che anche in futuro ci aiuterà ad essere più competitivi e internazionali».

Proprio il digital si conferma un elemento che può contribuire alla definizione di nuovi modelli: «Lo scenario che stiamo affrontando può essere un’opportunità non solo per una ripartenza, ma anche per un modello di presenza sui mercati internazionali caratterizzato da innovazione, digitale e sostenibilità – ha affermato Carlo Maria Ferro, presidente ICE-Agenzia – Elementi già chiave del settore cosmetico che, come nel caso della digitalizzazione, hanno subito una decisa accelerazione».

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