Roma, 27 luglio 2021 – Questa mattina nella cornice di Palazzo Ferrajoli, si è tenuto l’evento Il valore della cura di sé nel percorso di terapia oncologica, nell’ambito del quale la Onlus La forza e il sorriso ha raccontato la propria esperienza al fianco delle donne in trattamento oncologico e ne ha discusso con una tavola rotonda di deputate e senatrici vicine a numerose cause a favore della popolazione femminile.
Ad aprire l’incontro è stata la presidente de La forza e il sorriso Onlus, Anna Segatti, che ha tracciato la storia e l’evoluzione del progetto di responsabilità sociale collettivo del settore cosmetico, patrocinato da Cosmetica Italia, che dal 2007 aiuta le donne che affrontano il cancro a ritrovare senso di benessere e autostima, attraverso l’organizzazione di laboratori di bellezza gratuiti in ospedali e associazioni di tutta Italia e, dal 2020, anche online.
«Di fronte a una sfida difficile come quella contro il cancro – ha raccontato Segatti – è molto comune andare incontro a sentimenti di sconforto, spesso anche a causa dei cambiamenti legati al proprio aspetto. Dare ascolto a queste emozioni e aiutare chi le vive a superarle, attraverso la cura della propria immagine, è l’impegno che Look Good Feel Better porta avanti dal 1989 negli Stati Uniti e che si è diffuso, negli anni, in 27 Paesi in tutto il mondo. Con La forza e il sorriso, abbiamo portato questa mission anche in Italia nel 2007 e da allora ogni anno centinaia di donne si rivolgono a noi per vivere un momento di spensieratezza, in cui regalarsi una coccola e dedicarsi solo a sé, per ritrovare il sorriso e l’energia necessaria ad affrontare le terapie. Un bisogno che si è acuito ulteriormente con l’arrivo della pandemia, che ha immobilizzato molte cose, ma purtroppo non ha arginato la diffusione del cancro. In un periodo caratterizzato da forti limitazioni degli accessi alle strutture sanitarie, per le persone in cura è diventato ancora più importante sentire di avere qualcuno vicino. Per questo abbiamo scelto di portare online i nostri laboratori e continuare a far sentire il nostro sostegno a chi ne ha più bisogno».
A riprova delle parole della presidente, i numeri dell’attività che, in 14 anni, è arrivata in 56 strutture su tutto il territorio nazionale, con oltre 4.000 laboratori organizzati e più di 18.000 donne partecipanti, grazie al supporto di 28 aziende cosmetiche e all’impegno di circa 500 volontari.
Alla voce di Anna Segatti ha fatto eco, nel racconto del mondo delle associazioni vicine alla popolazione femminile colpita da tumore, quella di Rosanna D’Antona, presidente di Europa Donna: «Europa Donna Italia da oltre 25 anni, in quanto movimento che tutela i diritti delle donne alla prevenzione e alla cura del tumore al seno, è impegnata attivamente in azioni di sensibilizzazione sui temi della prevenzione e della cura del tumore al seno, malattia che solo nel 2020 ha colpito oltre 54.000 donne. Affiancare le donne che lottano contro il tumore significa anche sostenerle nel mantenere un adeguato benessere psicofisico e nel ricostruire quella sicurezza personale, anche a livello di immagine, che la malattia mette invece fortemente in discussione. Fare squadra tra associazioni di volontariato e confindustriali, scuole professionali ed istituzioni è determinante per ottenere un effetto positivo sul percorso di cura delle pazienti che in questo modo possono accelerare la propria guarigione».
L’approfondimento degli aspetti psicologici e del beneficio che la cura di sé può portare a chi sta combattendo contro il cancro è stato affidato a Elisa Ruggeri, psiconcologa presso l’Istituto Oncologico Romagnolo (IOR), una delle tante strutture che ospitano i laboratori de La forza e il sorriso.
«La diagnosi di un tumore – ha spiegato Ruggeri – è un evento fortemente stressante e traumatico dal punto di vista psicologico. E alle paure legate alla malattia, al timore di non sopravvivere, al dolore fisico, si aggiunge un aspetto tutt’altro che secondario: la trasformazione della propria immagine corporea. La malattia e gli effetti collaterali dei trattamenti antitumorali portano a una profonda modificazione dell’aspetto della paziente, che perde capelli, ciglia e sopracciglia, vede il proprio incarnato spegnersi o coprirsi di macchie. Si tratta di uno shock aggiuntivo che, soprattutto in alcuni soggetti, genera uno sconforto anche superiore a quello della diagnosi stessa. L’esperienza de La forza e il sorriso offre alle partecipanti l’occasione di prendersi cura di sé, valorizzare il proprio aspetto, mascherando gli effetti indesiderati delle terapie, e lasciare fuori dalla porta gli aspetti complicati della malattia, con risvolti estremamente positivi sul tono dell’umore e il benessere psicologico delle donne che vi prendono parte».
È stato poi Lucio Fortunato, Direttore del Centro di Senologia AO San Giovanni Addolorata e presidente di Fondazione Prometeus Onlus, realtà che ospita i laboratori di bellezza de La forza e il sorriso nella città di Roma, a farsi portavoce del mondo medico-scientifico e delle strutture sanitarie, sempre più orientato nella direzione di percorsi di cura integrati, che non si concentrano solo sulla guarigione dalla malattia, ma sul benessere e sulla qualità della vita a 360 gradi.
«Da oltre un secolo – commenta Fortunato – i medici ed i chirurghi combattono il cancro. Questa lotta ha conosciuto fasi molto diverse, ma si è sempre concentrata sulla “estirpazione radicale” del tumore. L’aspetto interiore delle persone colpite da questa aggressione chiamata cancro in passato è stato tralasciato e ancora oggi è ancora troppo bassa l’attenzione riservata agli stati di depressione e ansia generati dalla diagnosi. Spesso, ciò avviene per mancanza di comprensione del problema generale. Ora, noi sappiamo con certezza che sentirci bene con noi stessi è importante. Per donne e uomini questo comprende mantenere un aspetto esteriore che non identifichi la terapia ad una “punizione”. Non permettere al tumore di farci stare male, di offenderci, è una parte essenziale delle nostre terapie. Il nuovo paradigma di cure, che vede il chirurgo affiancato da una serie di figure professionali specializzate, permette di poter interpretare al meglio questo approccio, che le istituzioni devono aiutare a rendere capillare e operativo: la trasformazione è già avvenuta e l’obiettivo è alla nostra portata».
Un panel tutto al femminile, composto da cinque parlamentari, ha poi animato la discussione sui temi emersi dagli speech della prima parte dell’appuntamento.
«L’esperienza e l’impegno de La forza e il sorriso – ha commentato Benedetta Fiorini, gruppo Lega – rappresentano una best practice da diffondere e valorizzare, soprattutto alla luce delle criticità emerse durante la pandemia. Bene che un settore produttivo strategico come la cosmetica si impegni attivamente su tematiche di tale rilievo e che toccano la vita quotidiana di molte, troppe donne colpite dal cancro. A seguito della crisi causata dal coronavirus numerose patologie non sono state diagnosticate, o lo sono state in fase più avanzata. Anche gli screening hanno avuto un rallentamento. È assolutamente ora di recuperare, anche solo parzialmente, il tempo perduto. Con forti ed efficaci campagne di sensibilizzazione istituzionale, culturale e sociale».
«Le iniziative che si fondano sul volontariato e sulla responsabilità sociale e collettiva – ha aggiunto Angela Ianaro, gruppo Movimento 5 Stelle – costituiscono un patrimonio inestimabile del nostro Paese. Le istituzioni devono porre la giusta attenzione a queste realtà e cercare di fornire il sostegno necessario per permettere a queste attività di proseguire, divenire più capillari e accessibili al maggior numero di pazienti possibile».
«Ci lasciamo alle spalle un lungo periodo che ha causato il rallentamento e talvolta il blocco di molte prestazioni sanitarie, rendendo il percorso di terapia oncologica ancor più in salita per molte pazienti – è stata la riflessione di Alessia Morani, gruppo PD –. Nei percorsi cura oncologica è necessario rimettere al centro le persone, anche attraverso una maggiore diffusione di attività come queste che le supportano nel ritrovare fiducia personale e nel loro aspetto».
«Da medico e parlamentare – ha precisato Maria Rizzotti, gruppo Forza Italia – ritengo fondamentale portare all’attenzione delle istituzioni l’importanza di affiancare terapie, spesso lunghe ed invasive, come quelle oncologiche con trattamenti che valorizzino l’importanza della cura della persona, i cui effetti benefici sia a livello fisici che psicologico sono oramai provati».
«L’attività portata avanti da La forza e il sorriso Onlus in questi 14 anni all’interno di molti ospedali italiani – ha fatto poi notare Daniela Santanchè, gruppo Fratelli d’Italia – dimostra l’attenzione delle aziende della cosmetica verso il benessere delle pazienti che stanno attraversando un percorso di cura complesso».
Al termine della tavola rotonda, ha preso la parola per la chiusura lavori Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche che patrocina il progetto fin dalla fondazione: «Quella de La forza e il sorriso è un’attività che merita di essere raccontata con competenza e nei dettagli, proprio come è stato fatto oggi dagli eccellenti relatori intervenuti. Perché è una storia che parla di generosità e di spirito di volontariato e, allo stesso tempo, di professionalità e preparazione. Patrocinare e sostenere questo progetto è motivo di grande orgoglio e soddisfazione per la nostra Associazione e, collettivamente, per il nostro settore. Avere l’occasione di incontrarsi e potersi confrontare con personalità del calibro di quelle intervenute oggi è stato una grande opportunità per mettere in luce, agli occhi di un pubblico allargato, i valori portanti del mondo della cosmesi, pienamente rappresentati da La forza e il sorriso, oltre che la conferma dell’importanza di questa iniziativa. Una conferma che si somma alle 18.000 date dai sorrisi delle donne che in questi anni hanno partecipato ai laboratori».