Dal 1967 Cosmetica Italia è la voce dell’industria cosmetica nazionale. Dalle multinazionali alle piccole e medie realtà produttive e distributive collocate sull’intero territorio nazionale, passando per le imprese di packaging, materie prime e macchinari, l’Associazione conta oggi tra le sue fila 604 aziende.
Un traguardo senza precedenti che risponde all’obiettivo di far luce in modo sempre più ampio e concreto sulle varie anime di una filiera chiave per l’economia del nostro Paese e offrire servizi e rappresentanza a realtà eterogenee per tipologia di business o dimensione, ma accomunate dai valori che fanno grande la nostra industria nel mondo: qualità, creatività e innovazione.
«Era giugno del 2018 quando sono stato eletto alla guida dell’associazione nazionale delle imprese cosmetiche, un incarico che ho accettato di rivestire con orgoglio e forte senso di responsabilità. Rappresentare in prima linea un settore d’eccellenza – commenta Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia – soprattutto in un contesto storico, politico e culturale come quello che si è venuto a creare a seguito dell’inaspettata crisi sanitaria, economica e sociale scatenata dalla pandemia da Covid-19, credo sia un compito che merita di essere affrontato con grande consapevolezza ed equilibrio».
Tra gli obiettivi condivisi resta la volontà di far conoscere sempre di più, a livello nazionale e internazionale, quanto pesa in termini di valore e di valori il nostro settore.
Alcuni numeri possono aiutare a comprendere perché la cosmesi è un’industria che fa bene al Paese!
36mila addetti diretti (oltre il 54% degli occupati sono donne) che diventano circa 400mila sull’intera filiera cosmetica se si considerano gli occupati afferenti ai canali di estetica, acconciatura, profumeria, farmacia, erboristeria, grande distribuzione e vendita diretta.
Queste realtà stimolano la crescita e lo sviluppo di un settore che è una vera e propria eccellenza del Made in Italy e genera, oggi, un fatturato di 10,5 miliardi di euro, un valore che raggiunge i 33 miliardi analizzando il sistema economico allargato della filiera, dai macchinari per la produzione e il confezionamento, al packaging, senza dimenticare le materie prime, la distribuzione, la logistica e il retail.
Cosmetica Italia, inoltre, è partner istituzionale di BolognaFiere Cosmoprof, una storica collaborazione che permette di valorizzare l’industria cosmetica italiana nel mondo attraverso le differenti edizioni della più importante manifestazione fieristica dedicata alla cosmesi.
A livello europeo è tra le principali realtà associative nell’ambito di Cosmetics Europe (associazione europea delle industrie cosmetiche), dove riveste un ruolo fondamentale nel confronto con le istituzioni comunitarie sui temi più cari al settore.
«All’avvio del mio mandato – conclude Ancorotti – le imprese associate a Cosmetica Italia erano 540. L’incremento di adesioni, che non si sono interrotte durante la pandemia, è il chiaro segnale di una esigenza di appartenenza e di identità di settore e di filiera a cui l’associazione ha saputo rispondere. Un esempio evidente è il dialogo costante che Cosmetica Italia ha aperto e mantenuto dallo scoppio dell’emergenza con istituzioni e organi di governo per dar voce alle istanze del comparto e garantire l’accesso ai prodotti cosmetici e di igiene personale, individuati come essenziali e indispensabili, e la continuità dei servizi di cura della persona».