Misure di protezione

Il nuovo DPCM 3 dicembre 2020 sostituisce il precedente DPCM 3 novembre 2020, confermando l’adozione di 3 diversi livelli di disposizioni, applicabili nelle Regioni italiane in base al monitoraggio dei dati epidemiologici. Il Decreto non introduce nuove specifiche disposizioni per le Attività produttive industriali, ma raccomanda fortemente l’utilizzo della modalità di lavoro agile e le riunioni a distanza da parte dei datori di lavoro privati.

Si fornisce il quadro della classificazione delle regioni aggiornato alle disposizioni delle ultime ordinanze regionali

Riepilogo aggiornato alle ultime ordinanze delle misure che devono essere adottate nelle singole Regioni a seconda della zona in cui rientrano.

Si riporta un riepilogo delle diverse misure che devono essere adottate nelle singole Regioni a seconda della zona in cui rientrano, aggiornato all’emanazione dell’ordinanza del 13 novembre

La nuova classificazione si applica a decorrere dall’11 novembre e ha validità fino al 25 novembre.

Pubblicate una circolare di chiarimenti del Ministero degli Interni e una nota di commento di Confindustria sui provvedimenti dell’ultimo DPCM.

Si fornisce un esame più approfondito del nuovo DPCM, alla luce di una nuova ordinanza del Ministero della Salute.

L’INPS ha fornito le procedure che consentono al datore di lavoro di venire a conoscenza della causale del certificato relativo alla condizione di salute del lavoratore. Sempre in tema di quarantena e malattia, Confindustria ha predisposto una sintesi delle previsioni normative per aiutare le imprese nella gestione delle assenze e del rientro in azienda.

Il Decreto, che sostituisce i precedenti DPCM 13 e 18 ottobre 2020, non introduce nuove specifiche disposizioni per le Attività produttive industriali ma conferma la sospensione di convegni e congressi in presenza da chiunque organizzati e raccomanda fortemente l’utilizzo della modalità di lavoro agile e le riunioni a distanza da parte dei datori di lavoro privati.

Regione Lombardia conferma che le attività di estetica e di acconciatura, così come la commercializzazione di prodotti cosmetici e per l’igiene personale, saranno escluse dalla chiusura all’interno dei centri commerciali nei fine settimana.