Altre normative

2009/23 Le necessità di adempimento richieste dal D.L. 81/08

Le “Linee guida per la predisposizione delle schede informative dei prodotti cosmetici”, attualmente disponibili sul sito di Unipro nella loro versione del 2004, chiariscono che tutti i
prodotti cosmetici, anche quelli destinati ad un uso professionale, non sono soggetti all’obbligo di possedere schede di sicurezza in 16 punti: “I prodotti cosmetici allo stato finito…sono
esplicitamente esclusi dal campo di applicazione del D.Lgs. 14 marzo 2003, n. 65, sui preparati pericolosi. La realizzazione delle schede di sicurezza in 16 punti, prevista in conformità al
Decreto 7 settembre 2002 per le sostanze ed i preparati pericolosi destinati agli ambiti di utilizzo professionale al fine di informare il lavoratore in relazione ai rischi per l’uomo e per l’ambiente derivanti da una loro non corretta manipolazione, non è pertanto obbligatoria per nessun prodotto cosmetico finito

2007/82 UE: Classificazione, etichettatura, imballaggio delle sostanze; coloranti per capelli; nanotecnologie; consumo e produzione sostenibile

Il 27 giugno 2007 la Commissione europea ha approvato la proposta di regolamento relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele e recante modifica della direttiva 67/548/CEE e del regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH). I cosmetici finiti sono esclusi ma i loro ingredienti rientrano in questi disposti di legge. La proposta mira ad adeguare l’attuale sistema europeo di classificazione delle sostanze chimiche e dei preparati al sistema generale armonizzato delle Nazioni Unite (il cosiddetto GHS, Globally Harmonised System) ed integra il regolamento REACh sulla registrazione, la valutazione e l’autorizzazione dei prodotti chimici

2005/34 Aspetto e sicurezza dei prodotti cosmetici

Negli ultimi tempi si è intensificato l’interesse di organi di stampa e organizzazioni di consumatori nei confronti di prodotti cosmetici che, per via della loro presentazione (complessivamente intesa), possono essere facilmente confusi, soprattutto dai bambini, con cibi o bevande a causa dell’aspetto, dell’odore o del packaging