È questo il nono anno in cui il Beauty Report analizza l’andamento del settore cosmetico, componente significativa – anche se non ancora adeguatamente percepita – del Made in Italy. Basti ricordare che si è davanti ad un valore complessivo della produzione del settore pari, nel 2018, a 11,4 miliardi di euro, di cui il 42,1% è destinato all’export. Il relativo fatturato è generato da 1.300 imprese con 35.000 addetti in totale, indotto compreso, ma con una “filiera” cosmetica a valle molto lunga in cui operano più di 200 mila addetti, per la maggior parte a diretto contatto con il consumatore: essi appartengono all’ambito delle farmacie, delle parafarmacie ed erboristerie, della profumeria, dell’acconciatura, degli istituti di bellezza, dei centri estetici e delle Spa, dei negozi monomarca e delle vendite a domicilio e per corrispondenza oltre che delle stesse industrie cosmetiche a cui fanno capo anche le relative forze di vendita, i dimostratori e i promotori.
Il presente Beauty Report dà conto innanzitutto dei risultati e delle strategie adottate dalle imprese cosmetiche nel corso del 2018, effettuando un confronto con quanto avvenuto negli anni precedenti, ma approfondisce due ambiti fondamentali che interessano da vicino anche le aziende del settore: quello della progressiva disintermediazione sul fronte delle vendite e quello, più ampio, della digitalizzazione destinata a trasformare progressivamente l’intera gestione aziendale: dalle modalità organizzative al profilo delle risorse umane, dagli investimenti allo stesso modello di business.
Inoltre il Rapporto contiene un apposito capitolo dedicato all’analisi dei bilanci delle aziende cosmetiche e al confronto con quelle appartenenti ad altri ambiti del Made in Italy, a cui si affianca un ulteriore capitolo che riporta la tradizionale analisi strutturale annuale, basata sugli indicatori fondamentali del settore: andamento del fatturato, dell’export e del saldo commerciale oltre che quello dei consumi interni e degli investimenti pubblicitari.
L’interpretazione complessiva dell’andamento del settore nonché dei comportamenti e degli orientamenti delle imprese, con riferimento ai due aspetti fondamentali richiamati, può essere sintetizzata nei seguenti cinque passaggi di fondo.