Le indicazioni di chiusura del 2014 e i trend previsti per i primi mesi del 2015 offrono un quadro sostanzialmente neutro per il comparto cosmetico italiano. I dati macro-economici, nel confronto con lo scenario economico e industriale italiano, sono ancora una volta soddisfacenti e parzialmente anelastici rispetto alla crisi congiunturale, come confermano gli indicatori industriali elaborati dall’indagine online del Centro Studi, arrivata alla sua ventottesima elaborazione. Inevitabilmente la media del settore tiene conto di situazioni disomogenee, sia tra i vari canali che all’interno degli stessi, con un impatto sul valore globale di mercato che, a fine 2014, tocca i 9.500 milioni di euro, con una lieve contrazione generata dalla riduzione del valore medio: si acquistano più o meno le stesse quantità, ma a prezzi più bassi. Sul fronte della produzione, il valore del fatturato del settore (sell-in), pari a poco meno di 9.400 milioni di euro, soffre per la staticità della domanda interna, in calo di 1,4 punti percentuali, mentre è ancora sostenuto dall’export che, seppure rallentato, cresce del 5,5% alla fine del 2014.