Congiunturale 2020 - secondo semestre

10/02/2021

Solo un anno fa il centro studi di Cosmetica Italia raccontava le dinamiche di un comparto in evidente salute sia per quanto riguarda il mercato che l'industria.
A distanza di 12 mesi la pandemia mondiale Covid-19 ha prodotto tutta una serie di condizionamenti che hanno fortemente impattato anche sull'industria cosmetica italiana. In occasione dell’ultima rilevazione sulla chiusura del secondo semestre 2020 e le previsioni per il primo semestre del 2021 si confermano, da un lato, le pesanti difficoltà incontrate dalle imprese italiane sia sul mercato interno che sul mercato estero, ma soprattutto viene evidenziato come il mercato abbia subito importanti trasformazioni, legate non solo alle disposizioni conseguenti il lockdown, ma alla nuova attitudine da parte dei consumatori verso nuove modalità di acquisto e verso nuove abitudini di consumo.

I dati preconsuntivi sulla chiusura del 2020 evidenziano la contrazione del fatturato globale del settore cosmetico del 12,8%, per un valore prossimo ai 10,5 miliardi di euro. A condizionare questa situazione contribuisce molto il calo delle esportazioni, -16,5%, con un valore di poco oltre i 4,1 miliardi di euro. L'export rimane, tuttavia, un fattore importante di competitività, pensando che nel 2019 l'Italia della cosmetica aveva segnato una bilancia dei pagamenti attiva per oltre 3 miliardi di euro.

Il comparto cosmetico, in ogni caso, ha saputo reagire in maniera pragmatica evidenziando, a fine 2020, andamenti ben superiori a quello di settori del made in Italy, spesso molto più celebrati, come nel caso dell'abbigliamento che perde oltre il 30%, così come la pelletteria e il tessile.
Ovviamente i numeri mettono in evidenza importanti contrazioni, infatti i consumi totali perdono 1 miliardo rispetto al 2019: di questo, 500 milioni di euro persi nella profumeria, 200 milioni persi nei canali professionali, 150 nelle vendite dirette e più di 100 milioni di euro persi nel mass market; in parte bilanciati dagli oltre 200 milioni di euro guadagnati con l’e-commerce. Sul fronte dei fatturati le imprese perdono 1 miliardo e mezzo di euro, di cui 220 milioni nei canali professionali e 480 nei canali tradizionali ma soprattutto pesano i 700 milioni di euro persi nelle esportazioni.
Nonostante i numeri negativi gli operatori, nelle dichiarazioni incluse all’indagine congiunturale, confermano l’alto livello di resilienza del settore, evidenziandone la storica anticiclicità. Il comparto industriale cosmetico, infatti, si è ben adattato, reagendo velocemente alle nuove realtà imposte dalla pandemia: basti pensare che l'investimento in ricerca e sviluppo si è mantenuto sul 6% del fatturato, più del doppio dell'investimento registrato dall’intero comparto manifatturiero italiano.

 

Durante l'incontro, sono stati proposti i seguenti interventi:

  • Renato Ancorotti, Presidente Cosmetica Italia: Indagine congiunturale: mercato e industria cosmetica
  • Gian Andrea Positano, Responsabile Centro Studi Cosmetica Italia: Il cosmetico a connotazione naturale e sostenibile: i nuovi perimetri di classificazione e i dati di sell in
  • Giovanni Foresti, Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo: La cosmetica italiana nel post Covid: filiere e mercati

 

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