Prosegue il monitoraggio delle ripercussioni dell’emergenza Coronavirus sull’economia attraverso la rilevazione flash settimanale.
Si propongono le indicazioni emerse nella settima rilevazione flash:
- La settima rilevazione risente inevitabilmente del blocco di molte attività per gli effetti delle misure per contrastare il contagio, e per le chiusure volontarie: frenata dei consumi in generale e adeguamento delle attività produttive. Si segnalano importanti casi di riconversione produttiva. Attese per la fase due.
- Si stabilizza, con lenta contrazione, il consumo di prodotti igiene corpo, in forte riduzione make-up, blocco dei prodotti professionali e prodotti lusso, crescita dei consumi di prodotti per capelli e colorazione domestica.
- A livello mondiale si stima nell’anno un calo della domanda di cosmetici, prossima al 30%.
- Andamenti disomogenei, tendenzialmente molto negativi, nella produzione conto terzi: accelerazione consegne ordini in corso, negative le pianificazioni e gli approvvigionamenti.
- Nuove criticità: annullamenti ordini, concorrenza estera sui mercati di sbocco, difficoltà di pianificazione. Preoccupano, oltre alle cancellazioni di ordini, la dilatazione dei termini di pagamento e le molte insolvenze. Nei vari canali si evidenziano difficoltà di varia natura. Dai canali professionali, penalizzati dalla riapertura posticipata; alle profumerie e erboristerie, in gran parte in chiusura volontaria, limitate dalla domanda debole e da problemi di liquidità; alle farmacie, che registrano la contrazione del dermocosmetico e lo spostamento della domanda sull’e-commerce.
EFFETTI e AZIONI attese nelle risposte degli imprenditori
- Investimenti. Particolare attenzione alle misure di sostegno a favore di tutti i settori commerciali che fanno riferimento alla filiera e all’agevolazione degli investimenti industriali. Inevitabile il riferimento a modalità di ripresa il più possibile coordinate e senza anelli deboli. Minor peso viene dato all’agevolazione agli investimenti in pubblicità e comunicazione, inevitabilmente penalizzati in momenti di crisi.
- Credito e debito. Agevolazioni per accesso al credito e dilazione tassazione sono i temi che più interessano per non penalizzare i livelli di competitività acquisiti prima del lockdown. Gli imprenditori esprimono la sensibilità verso strumenti di sostegno finanziario per non perdere i valori dell’investimento in ricerca e innovazione.
- Concorrenza. A fronte della preoccupazione per la chiusura di molte imprese e la rallentata attività di chi affronta la riapertura, gli imprenditori considerano più probabile la nascita di nuove aggregazioni piuttosto che l’avvento di nuove realtà aziendali.
- Filiera e partnership. Partendo dai valori che hanno garantito la competitività delle imprese cosmetiche, gli intervistati privilegiano l’opportunità di aggregazioni interne alla filiera piuttosto che l’individuazione di partner “di prossimità”.