Moda e cosmetica, in termini di colori, sono due mondi che si contaminano reciprocamente, ispirandosi e definendo trend in un ambito cosiddetto glocal, ovvero omogeneizzato grazie alla globalizzazione ma con realtà locali caratterizzate da una forte identità.
Con riferimento alle sole colorazioni per capelli, sono due le caratteristiche che accomunano le esigenze dei consumatori di coloranti nel mondo: lunga durata e luminosità, rispettivamente presenti come claim in questa tipologia di prodotto nel 54,6% e 31,6% degli oltre 5.000 lanci mondiali a cavallo del 2016.
Nel grafico viene messa in relazione la spesa media pro-capite dei coloranti con i tassi di crescita del relativo mercato interno: tra i principali mercati, in termini di valore, emergono Stati Uniti, Giappone, Brasile e Corea del Sud ma solo questi ultimi due paesi detengono ritmi di crescita annua sopra la media mondiale.
Marginali, ma con un grande potenziale di crescita India, Cina, Russia, Tailandia e Turchia che tuttavia detengono un valore di spesa media pro-capite ancora bassa.
L’Italia detiene un posizionamento in linea con la spesa pro-capite mondiale, ma sotto media rispetto ad alcune eccellenze europee come i paesi nordici, con tassi di crescita del mercato stagnanti come in Francia ma non negativi come in UK, Olanda e Spagna.
A trainare il mercato dei coloranti, c’è un forte ricerca in nuove tonalità che hanno visto emergere nell’ultimo anno colorazioni quali l’argento, il grigio, colorazioni arcobaleno e galassia oltre che il denim e i toni del bronzo.
Molte di queste tinte necessitano del supporto di professionisti, infatti, in molti saloni, soprattutto per lavori che prevedono sfumature, la qualità percepita del lavoro svolto è molto alta.
Prendendo come riferimento il mercato statunitense, il 34% dei consumatori vorrebbe ottenere più facilmente, tra le proprie mura domestiche, i risultati ottenuti nei saloni di acconciatura (37% solo per le donne): è un dato significativo che enfatizza la cannibalizzazione delle tinture self-made ma che può essere contrastato da un elevato servizio nel salone, dalla cura del dettaglio e da un’offerta innovativa capace di ascoltare i trend in atto.
È interessante notare la polarizzazione dei consumi del grigio declinati per fasce di età: da un lato si ha un contatto medio con il salone da parte di una popolazione giovane grazie a colorazioni audaci, tra cui le scale di grigio e colori pastello, dall’altro c’è un consumo domestico in crescita da parte di una popolazione matura per la copertura dell’ingrigimento del capello.
Questo fenomeno, nel solo mercato statunitense, è raddoppiato nella fascia maschile, passando dal 16% del 2014 al 30% dello scorso anno, in termini di interesse a prodotti con queste finalità; è un’indicazione importante che rileva un trend in crescita che potrebbe aiutare mercati interni stagnanti.