L’Europa, con un valore del mercato pari a 77 miliardi di euro (includendo anche Norvegia e Svizzera), si conferma essere l’area protagonista a livello di consumi di prodotti cosmetici con circa un terzo del consumo globale. Seguono gli Stati Uniti con 62 miliardi di euro, Cina (41), Brasile (23) e Giappone con 20 milioni di euro.
Nonostante le evoluzioni di scenario macroeconomico, il contributo socio-economico del settore cosmetico in Europa è indiscutibile grazie ai suoi 500 milioni di consumatori che utilizzano cosmetici e prodotti per la cura della persona.
I primi 5 paesi, ovvero Germania, UK, Francia, Italia e Spagna mantengono il ruolo di paesi top player con il sorpasso da parte del Regno Unito nei confronti della Francia. Germania e Francia sono protagoniste anche a livello di esportazioni, insieme rappresentano il 53% del totale delle esportazioni mondiali dall’Europa (17,2 miliardi di euro il totale delle esportazioni europee nel 2015). La forza del settore cosmetico europeo sta nel suo mix di realtà imprenditoriali di grande e piccola dimensione: ci sono 4.605 PMI (oltre mille le imprese di piccola, media e grande dimensione in Italia) e almeno 2 milioni di posti di lavoro sono supportati lungo la filiera del cosmetico, con il 56% donne e 44% uomini. A livello di categorie di prodotto, skin-care, con quasi 20 miliardi di euro, e make-up, con 10,7 miliardi di euro, mostrano un trend positivo sopra media, con crescite rispettivamente del 3,4% e del 7,2% contro un trend dei consumi totali europei di poco più tre punti percentuali. Bene anche i toiletries che detengono consumi di poco inferiori allo skin-care e crescono con performance simili alla profumeria alcolica, ovvero 2,8% rispetto al 2014, rappresentando un quarto dei consumi totali di cosmetici in Europa. Pressoché stabili i prodotti per capelli che, con 12,1 miliardi di euro, chiudono il 2015 con un +0,8%.