In Italia, il cosmetico è tra i settori protagonisti con orientamento al Made in Italy: registra le più importanti dinamiche di crescita dopo la gioielleria, con il comparto manifatturiero in sofferenza.
Infatti, a fine 2024, il fatturato delle imprese supera i 16,5 miliardi di euro con una crescita del 9,1%, mentre le esportazioni confermano un valore di 7,9 miliardi di euro e dinamiche di crescita del 12,0%: l’Italia rappresenta il quarto Paese mondiale per valore dell’export cosmetico dopo Francia, Stati Uniti e Corea del Sud.
È significativo l'impatto dell’export sulla bilancia commerciale che, nel 2024, tocca livelli record con 4,7 miliardi di euro, ben il 17% della bilancia commerciale europea del cosmetico.
La profumeria alcolica e i prodotti per la cura dei capelli registrano il più alto saldo commerciale nel confronto con le altre categorie cosmetiche, rispettivamente con 1,6 e 1,2 miliardi di euro, pari al 60% della bilancia generata dall’interscambio dell’industria cosmetica italiana, dimostrando il grado di specializzazione e di competitività delle imprese cosmetiche nel contesto mondiale.
Nella lettura per destinazioni, invece, sono gli Stati Uniti a concentrare il contributo più alto alla bilancia commerciale con valore pari al 23% (1,1 miliardi di euro) sul totale generato dall’industria cosmetica italiana.
Di primaria importanza sarà capire il riflesso dei dazi su tali performance, tenendo ben presenti le importanti realtà dell’export generate anche attraverso aree emergenti quali Medio-Oriente, con, ad oggi, un peso del 7,4% sul totale esportato e una crescita dell’11,5% rispetto al 2023.