Di seguito l’estratto di uno studio pubblicato da Deloitte in cui vengono analizzati i risultati dell’esercizio annuale al 30 giugno 2018 dei più grandi retailer del mondo.
“L’economia globale si trova oggi a un punto di svolta. Fino all’inizio del 2018 abbiamo assistito a una crescita importante, ma nel prossimo futuro è plausibile aspettarsi un rallentamento, anche a causa di fattori quali l’inflazione nei principali mercati, gli aggiustamenti delle politiche monetarie e fiscali dei governi e il deprezzamento della valuta a cui sono soggetti gran parte dei paesi emergenti,” spiega Claudio Bertone, Equity Partner Deloitte e Responsabile per il settore Retail.
“Per i retailer questo si tradurrà nel rallentamento della spesa e nell’aumento dei prezzi per i beni di consumo, ma anche nelle difficoltà nella gestione di supply chain globali”. Il maggior numero di realtà che trovano posto nella Top 250 provengono dall’Europa: cresce, infatti, da 82 a 87 il numero di aziende che hanno sede nel vecchio continente e tre di esse rientrano anche nella Top 10 (Schwarz, Aldi Einkauf, Tesco PLC, mentre il resto sono colossi statunitensi). Due terzi del fatturato dei retailer in Europa proviene da Germania, Regno Unito e Francia.
“Anche per i retailer italiani si registra, nell’anno chiuso entro il 30 giugno 2018, un andamento nel complesso positivo”, conclude Bertone. “Tutti i quattro player italiani presenti nella Top 250 dei big della distribuzione registrano un avanzamento in classifica: Coop si conferma il primo distributore italiano, collocandosi al 71esimo posto; seguono Conad e Esselunga che si piazzano rispettivamente al 73° (+5 posizioni rispetto al FY 2016) e al 121° posto (+10 rispetto al FY 2016); chiude Eurospin che avanza di ben 19 posizioni collocandosi al 168° posto della Top 250”.