L’estate continua nel canale farmacia

03/09/2018

I consumatori di cosmetici sono sempre più evoluti nelle routine di utilizzo acquisendo competenze nei specifici rituali stagionali, uno di questi è il periodo di rientro dalle vacanze estive.

Gli effetti maggiormente ricercati sono nel corollario relativo al mantenimento dell’abbronzatura e nel nutrimento della pelle in seguito all’elevata esposizione agli agenti atmosferici: tra le prime soluzioni emergono lo scrub combinato con olii a connotazione naturale quali l’argan, il cocco e il karité e il peeling, grazie all’azione specifica di ingredienti presenti anche nei dermocosmetici.

La cultura legata all’esposizione al sole è sempre più diffusa nel pre e nel post trattamento, soprattutto tra le fasce più giovani e, contrariamente a quanto si è pensato fino a pochi anni fa, la rimozione delle cellule morte, soprattutto se si parla di peeling, non elimina l’abbronzatura ma risalta la luminosità delle pelle.

Analizzando i termini di ricerca da parte degli utenti web negli ultimi anni relativi alla parola chiave «abbronzatura», perimetrata nella categoria della cura della persona,  emerge l’esigenza di mantenere un effetto prolungato della pigmentazione della pelle ricercando nuovi prodotti cosmetici che, non solo idratino, ma che anche ripuliscano le cellule in superficie ripristinando la regolare produzione di melanina.

Gli scrub nei cosmetici accelerano il riequilibrio dovuto all’esposizione al sole e l’industria propone a livello mondiale, di anno in anno, innovazioni che si innestano ai trend del momento.

Primo fra tutti è il fenomeno del green, in accezione etico-ambientale e in parte legato al tema delle microplastiche, che ha visto l’immissione sul mercato di creme viso e corpo con granuli di origine naturale e dalle proprietà funzionali, come ad esempio l’effetto illuminante volto a valorizzare l’abbronzatura. Il secondo trend guarda i cosmetici con claim funzionale grazie ai prodotti per il peeling, ovvero l’azione chimica, anziché meccanica come avviene negli scrub, grazie a ingredienti associati al mondo dermocosmetico.

Il trend mondiale mostra una forte attenzione da parte delle imprese a lanciare sul mercato prodotti cosmetici con funzionalità legate al peeling, mentre più moderata è l’immissione di nuovi cosmetici con funzionalità scrub. L’Italia segue un andamento simile alla media mondiale ma con un lieve rallentamento nello scrub a partire dal 2015 ad oggi. A livello di sottocategorie di prodotto, l’Italia pone un’attenzione maggiore nel kit e set di prodotti venduti in bundle, offrendo esperienze di consumo più articolate e modulari per specifiche tipologie di pelle e momenti della giornata grazie anche a packaging differenti. Nell’arco di otto anni in Italia, i prodotti per la cura del viso e del collo, spostano l’attenzione dagli scrub ai cosmetici con funzione di peeling, in contrapposizione con la media mondiale che offre cosmetici con ingredienti granulari in continua evoluzione. L’industria che si rivolge al mercato italiano guarda all’esfoliazione chimica in misura importante nella cura del viso e del collo oltre che ai prodotti per la cura del corpo principalmente attraverso l’acido glicolico, mandelico, lattico e salicilico.

Il confine che separa questa tipologia di prodotti con gli anti-age è molto labile poiché l’azione chimica ha l’obiettivo comune di velocizzare la rimozione delle cellule vecchie donando luminosità.

I prodotti per la cura del viso sono la categoria con peso a valore più alto in Italia, oltre 1.400 milioni di euro pari a circa il 17% del totale dei consumi di cosmetici, con una crescita del 2,7% nel 2017 rispetto all’anno precedente e del +3,3% nel solo canale farmacia.

Il ciclo virtuoso di questa famiglia di prodotto traina le performance in farmacia: il canale è così  garante anche dei prodotti scrub e peeling, grazie alla consulenza qualificata del farmacista e del personale dedicato all’area dermocosmetica.