La crisi da Covid-19 ha avuto forti ricadute sugli scambi commerciali in misura trasversale su molteplici settori del manifatturiero e, ad oggi, i valori pre-crisi sono compensati solo da alcuni comparti.
Con riferimento all’interscambio, nel confronto con i settori con maggior orientamento al made in Italy, emergono la forte accelerazione e superamento dei valori pre-pandemici, da parte della gioielleria e di barche e yacht, sia in termini di crescita dell’export tra il 2020 e il 2021, sia nella differenza della bilancia commerciale nello stesso periodo temporale; segnale evidente del desiderio di recuperare “edonismo” negli acquisti.
Il settore cosmetico, nel ranking intersettoriale, si colloca nella seconda metà della classifica, sorpassata da comparti sui quali hanno inciso in misura più contenuta gli impatti generati dal Covid-19.
Entrando nel merito dell’industria cosmetica, nel 2021 l’export registra un parziale recupero, con un valore pari a 4.849 milioni di euro, in crescita di 13,8 punti percentuali. Anche il valore consuntivo che riguarda i dati in quantità è positivo: la crescita è addirittura del 62,5%, con evidente riduzione sul livello di marginalità.
In recupero rispetto al 2020, le importazioni che, con un valore di oltre 2.101 milioni di euro, registrano una crescita di 8,8 punti percentuali, mentre in quantità la performance è più contenuta (0,7%).