il Rapporto Annuale, giunto alla sua 54ª edizione, sancisce un importante momento della vita associativa di Cosmetica Italia: presentato in occasione dell’assemblea annuale, il 29 giugno 2022, propone una serie di valutazioni statistiche ed economiche, ma soprattutto consente di approfondire quelle che sono le caratteristiche del settore cosmetico in un determinato momento storico.
E mai come in questo momento le trasformazioni socio-economiche che caratterizzano non solo il nostro paese ma l'intera comunità mondiale, condizionano le valutazioni per comprendere le dinamiche a cavallo tra il 2021 e il 2022 e le prospettive e difficoltà nel medio lungo periodo. Infatti, oltre ai negativi effetti del prolungamento del conflitto Russia-Ucraina, le forti tensioni sulle materie prime, sulla loro difficoltà di approvvigionamento e sui relativi rincari, unitamente alla pressione sempre più elevata dei costi energetici, hanno avuto un impatto evidente su tutta l’industria manifatturiera e il comparto cosmetico non resta indifferente.
Se la precedente elaborazione del Rapporto Annuale ha raccontato gli effetti negativi della pandemia da Covid-19, il documento di quest'anno evidenzia la pronta crescita sia della industria che del mercato cosmetico con andamenti congiunturalmente in ripresa, se non addirittura in recupero, rispetto ai profondi mutamenti avvenuti nel 2020. Anche in questa occasione il settore cosmetico italiano ha dimostrato capacità di reazione e adeguamento alle mutate realtà di acquisto ben al di sopra degli altri comparti dei beni di consumo nazionale.
I valori del 2021 riportati nel Rapporto Annuale, nonostante le tensioni che si sono iniziate a registrare a fine anno, e che condizionano sicuramente i trend del 2022, confermano la salute di un comparto che ha ribadito la sua capacità non solo di resilienza alla crisi economica, ma soprattutto di reattività e di adeguamento alle nuove prospettive di acquisto da parte dei consumatori sia italiani che esteri:
Abbiamo compreso quanto l'attuale momento condizioni l'evoluzione economica del comparto, per cui anche le previsioni di chiusura per il 2022, con un valore del fatturato che supera i 12,1 miliardi di euro e una crescita di quasi tre punti percentuali, tengono conto del nuovo scenario sia economico che sociale. Infatti, se da un lato le previsioni confermano un andamento positivo, che si traduce in una situazione in crescita anche per quanto riguarda i consumi, non va negato che le incertezze individuate impongono molta cautela nella definizione delle prospettive future. Ci piace ricordare, tuttavia, che pure nell'incertezza dello scenario di riferimento e nonostante i profondi cambiamenti che hanno condizionato le abitudini di acquisto, le industrie cosmetiche hanno posto in essere una serie di correttivi e di iniziative che da un lato consentono di intercettare le nuove tendenze di consumo e dall'altro fanno fronte alle difficoltà congiunturali.
Da tempo indichiamo la cosmetica come un'industria che fa bene al Paese perché sa guardare al futuro e sa esprimere un forte spirito di adattamento: è fondamentale ricordare come in un momento come quello attuale, dove i rincari dei costi energetici pesano sul sistema cosmetico per oltre il 35%, solo il 25% degli intervistati tra i nostri associati ha segnalato l'applicazione di aumenti dei listini (con valori inferiori al 5%), come risulta da una recentissima rilevazione.
É la conferma del valore di un comparto che, oltre ad assorbire le difficoltà dello scenario e della situazione macroeconomica, riesce a proiettarsi nell'investimento in nuove attività di innovazione e mostra di comprendere come la competitività si raggiunga attraverso azioni che non penalizzino la filiera in generale, ma che caratterizzino ancor più i valori dell'industria cosmetica nel suo complesso.