La 55ª edizione del Rapporto annuale, curato dal Centro Studi e presentato in occasione dell’Assemblea dei Soci il 28 giugno 2023, propone statistiche e valutazioni economiche relative all’industria e al mercato del sistema cosmetico, oltre a una serie di approfondimenti che spiegano i più recenti cambiamenti sia in tema di offerta che di trend di consumo. Storicamente, la pubblicazione non è solo un fondamentale riferimento per lo studio delle dinamiche del comparto, ma è anche uno strumento di accreditamento presso istituzioni e stakeholder.
Il Rapporto annuale spiega la forte reattività dell’industria cosmetica nazionale nell’attraversamento delle congiunture negative e nell’approccio alle nuove abitudini di acquisto sia sul mercato nazionale sia su quello mondiale. Nel corso dell’ultimo anno, infatti, come mai era accaduto in un così ristretto arco di tempo, si sono succedute differenti tipologie di crisi: dalla pandemia si è passati alla crisi finanziaria, alla crisi economica, alla crisi legata ai rincari delle materie prime passando per lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina che ancora condiziona l’attuale situazione congiunturale. Eppure, nonostante le evidenti difficoltà dello scenario economico, l’industria cosmetica ha registrato incrementi del valore della produzione e della competitività sui mercati. Se il 2021 è stato, per la cosmetica italiana, l’anno della - benché faticosa - ripresa dalla pandemia ed è stato ancora in parte condizionato dai suoi effetti negativi, il 2022 registra la conferma delle caratteristiche tipiche del comparto cosmetico: la reattività e la velocità di crescita dei trend sia di consumo sia di offerta. Un successo legato alla capacità delle imprese cosmetiche di adeguarsi ben più rapidamente alle mutate realtà di acquisto rispetto ad altri comparti nazionali dei beni di consumo.
Come sempre, i valori riportati nel Rapporto annuale aiutano a fotografare uno scenario che per il 2022 si conferma più che positivo, anche grazie al modesto incremento dei prezzi:
• la produzione, in crescita di 12,4 punti percentuali, tocca i 13,3 miliardi di euro;
• l’export, che rappresenta il 44% della produzione, cresce di quasi 18,5 punti percentuali, con un valore che supera i 5,8 miliardi di euro, confermando importanti livelli di competitività;
• la bilancia commerciale, sempre sensibilmente in crescita, tocca i 3,3 miliardi di euro;
• il mercato interno, anch’esso in forte recupero con un +8,5% registra un valore prossimo agli 11,5 miliardi di euro.
Sono dati che confermano l’anelasticità dell’industria cosmetica, capace di superare congiunture sfavorevoli anche grazie all’efficacia della filiera e alla capacità di incorporare le leve inflattive. Non è un caso che alla fine del 2022 l’aumento dei prezzi del comparto sia stato al di sotto del 4%, mentre il sistema manifatturiero italiano ha superato mediamente gli otto punti percentuali.
Nei vari capitoli della pubblicazione, oltre al dato statistico, emerge la capacità dell’industria di soddisfare la domanda dei consumatori, sempre più attenti alla routine naturale e sostenibile, e di seguire l’evoluzione della multicanalità che ha subito un’importante accelerazione anche a seguito dei mutamenti provocati dalla pandemia. Non è un caso che le vendite digitali, da anni, registrino trend di crescita costanti e dinamici, nonostante il recupero dell’offerta nei canali tradizionali.
Come ribadito in più contesti dalla nostra Associazione, la cosmetica è un’industria che fa bene al Paese perché sa guardare al futuro e sa esprimere un forte spirito di adattamento. Lo attesta anche il Rapporto annuale che riporta approfondimenti su tematiche come la competitività di filiera, la digitalizzazione e la sostenibilità, temi di grande rilievo citati nel programma di presidenza.