SANA 2016: il biologico che avanza
Il mondo cosmetico del green racchiude molteplici declinazioni che il Centro Studi ha approfondito in tutte le sue sfaccettature, attraverso lo studio dei claim analizzati con il database GNPD di Mintel.
Il mondo cosmetico del green racchiude molteplici declinazioni che il Centro Studi ha approfondito in tutte le sue sfaccettature, attraverso lo studio dei claim analizzati con il database GNPD di Mintel.
Nel 2015 l’Europa ha registrato, in termini di consumi di prodotti cosmetici, circa 77 miliardi di euro, con una crescita di circa tre punti percentuali. A dominare il ranking dei paesi membri si trova la Germania, segue Gran Bretagna e Francia, tre nazioni che manifestano le ottime performance in particolari categorie di prodotto.
Il mercato biologico è in forte espansione. Secondo le stime Ismea, nel 2015, i consumi a livello nazionale, food e non food, sono stati di oltre 2,4 miliardi di euro. Proiettando i dati Ismea è possibile stimare il mercato biologico non alimentare nella GDO a 296 milioni di euro nel 2015 con quasi sei punti percentuali di allocazione delle vendite nel canale farmacia ed erboristeria.
La ripresa dell’attività dopo la pausa estiva tiene conto anche dei confortanti esiti della rilevazione congiunturale dello scorso luglio. In particolare l’evoluzione degli indicatori industriali offre uno scenario dinamico in positiva tendenza.
I grandi marchi di moda, bellezza e di articoli per la casa sono tradizionalmente caratterizzati da lanci di prodotti in linea con il ciclo stagionale dell'emisfero settentrionale. Per decenni, i consumatori dei paesi sub-equatoriali o equatoriali interessati ai grandi marchi internazionali sono stati costretti ad adottare prodotti invernali nella loro stagione estiva, o viceversa.
Nel mercato cosmetico, Stati Uniti e Canada rappresentano insieme il 21% dei consumi mondiali, con un valore di poco inferiore agli 88 miliardi di euro a fine 2015.
Tra le principali categorie che impattano su questo valore ci sono i prodotti per la cura pelle, con 15,5 miliardi di euro, i prodotti di make-up, con 14,2 miliardi di euro, e i prodotti per la cura capelli con 11,9 miliardi di euro.
Coerentemente con l’analisi fornita da Nielsen, si assiste ad una ripresa del clima di fiducia da parte dei consumatori, a dimostrazione di una crescita delle previsioni dei consumi che il Centro Studi ha anticipato nella recente analisi Congiunturale.
In generale, si assiste ad una timida ripresa che coinvolge il largo consumo, grazie all’effetto trainante degli SSS-Drug e Discount che compensa il trend negativo delle grandi superfici in crisi dal 2010.
Il 2015 rappresenta per i solari un anno di grande crescita, sia a livello mondiale che a livello nazionale.
Si possono identificare tre trend in atto che spiegano le ottime performance:
L’Europa, con un valore del mercato pari a 77 miliardi di euro (includendo anche Norvegia e Svizzera), si conferma essere l’area protagonista a livello di consumi di prodotti cosmetici con circa un terzo del consumo globale. Seguono gli Stati Uniti con 62 miliardi di euro, Cina (41), Brasile (23) e Giappone con 20 milioni di euro.
In occasione dell’Assemblea annuale di Cosmetica Italia è stata presentata la seconda edizione del progetto editoriale che vede l’accorpamento delle due pubblicazioni che raccontano l’evoluzione del settore: il Beauty Report e l’Analisi del Settore.