I prodotti per l’igiene personale
I prodotti per l’igiene personale sono oramai affermati nella quotidianità degli italiani, categoria trasversale e radicata in qualsiasi fascia di consumatore che ne riconosce l’essenzialità e l’importanza.
I prodotti per l’igiene personale sono oramai affermati nella quotidianità degli italiani, categoria trasversale e radicata in qualsiasi fascia di consumatore che ne riconosce l’essenzialità e l’importanza.
Durante la pandemia da Covid-19, i farmacisti hanno consolidato le tecniche di vendita per affiancare, attraverso strategie di cross-selling, l’attenzione agli aspetti igienico-sanitari dettati dalla pandemia. Ora, invece, il focus è tornato sui temi tecnico-scientifici.
L’industria del beauty in Italia si caratterizza per la grande capacità di apportare innovazione, sia sul piano della ricerca e sviluppo sia nei mestieri che fanno della cosmetica non solo un bacino di occupazione ampio e articolato più di quanto di solito si percepisca, ma anche una realtà che promuove le professioni avanzate della ricerca, del marketing e dei nuovi media.
L’andamento storico dei consumi mondiali, viene confermato sia alla fine del 2023 e nelle proiezioni al 2025. In questo contesto, l’Italia registra andamenti in linea con le crescite più dinamiche confermandosi l’ottavo mercato mondiale e terzo a livello europeo.
Le recenti elaborazioni curate dal Fondo Monetario Internazionale e dall’Istat indicano per l'Italia una crescita del PIL dell’1,0% nel 2024 e dell’1,1% nel 2025, con prospettive, per quanto concerne la manifattura italiana, ancora altalenante.
Se da un lato, negli ultimi anni, la difficoltà di reperimento del personale è un fenomeno che ha caratterizzato fortemente settori quali il commercio, il turismo e l’edile, per quanto concerne l’industria cosmetica l’impatto è sensibilmente inferiore.
Hong Kong concentra 7,6 milioni di abitanti e registra una proiezione della crescita del Pil a fine 2024 pari al 2,9% ed è storicamente la destinazione di sbocco privilegiata per l’accesso al mercato cinese.
Gli italiani hanno acquistato a fine 2023 1,6 miliardi di euro in cosmetici per la cura del viso, pari a un +9,5% rispetto all’anno precedente; due euro su cinque spesi per questa categoria sono generati dal canale farmacia, il restante valore è distribuito equamente tra la profumeria e il mass market.
Complessivamente, a fine 2023, gli investimenti in Italia in pubblicità in ambito cosmetico toccano i 490 milioni di euro, circa il 9% del totale Italia (sia di prodotto che legato ai servizi) con una crescita, rispetto al 2022, del 4,4% e di ben oltre 21 punti percentuali rispetto al periodo pre-Covid.
Nell’arco di 20 anni si è quadruplicato il valore dell’export dell’industria cosmetica italiana; inoltre, le esportazioni hanno raddoppiato il loro peso sul fatturato totale del settore (dal 23 al 46%).