Per il settore della cosmetica il 2018 è iniziato con una sostanziale tenuta degli indicatori economici che confermano la realtà di un comparto con una costante dinamica positiva, anche consistente, sul piano della produzione e dell’export lungo tutto il passato decennio. Infatti, i dati previsionali di chiusura esercizio segnano una costante crescita, dalla crisi iniziata nel 2008, mantenendo la caratteristica anticiclica del comparto, con ritmi medi sempre superiori agli altri settori dei beni di consumo nazionale. Il consumo interno di cosmetici si approssima ai 10.300 milioni di euro, per un incremento di due punti percentuali: vengono definitivamente superati i valori pre-crisi confermando l’indifferenza alle congiunture negative del mercato italiano. Sul valore della produzione, cioè sui fatturati delle imprese, prossimi agli 11.500 milioni di euro, incide ancora in misura importante la significativa performance delle esportazioni che nelle proiezioni del 2018 si avvicinano ai 5.000 milioni di euro, con un trend positivo di otto punti percentuali, garantendo un importante recupero di redditività. Con riferimento ai canali di distribuzione, come viene evidenziato dalla rilevazione congiunturale online del Centro Studi sui dati preconsuntivi del primo semestre e sulle previsioni relative al secondo semestre 2018, emerge sempre più l’incertezza dei confini descrittivi, a favore di sempre più nuove tipologie di distribuzione. Si conferma la ripresa nei saloni professionali di estetica e acconciatura, che registrano un incremento delle frequentazioni, mentre la profumeria si ferma ai valori del precedente esercizio, e il consumo di cosmetici nelle erboristerie e nelle farmacie registra rallentamenti. Nel mass market si allarga la forbice tra le grandi superfici, in costante crisi da qualche esercizio, e le aree specializzate e i monomarca che confermano, assieme alle vendite on-line, le dinamiche più evidenti degli ultimi esercizi. Come emerge dal progetto di analisi dei bilanci proposto nel corso dell’anno, nel panorama dei beni di consumo Made in Italy l’industria cosmetica conferma una tenuta strutturale migliore, anche a livello patrimoniale, con importanti valori gestionali che consentono di fronteggiare lo scenario politico economico ancora molto incerto. Dagli approfondimenti proposti alle aziende intervistate sull’evoluzione e sulle future strategie emerge la tenuta della competitività anche grazie all’attenzione ai temi della sostenibilità, del “green”, della specializzazione e personalizzazione dell’offerta.
Durante l'incontro, sono stati proposti i seguenti interventi: