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Inizio della campagna elettorale e analisi dei costi Brexit

l primo ministro Boris Johnson e il leader laburista Jeremy Corbyn stanno promettendo importanti cambiamenti politici: Johnson vuole attuare il suo accordo Brexit aprendo l’era del libero commercio e dell'autoregolamentazione; mentre Corbyn pianifica un programma di nazionalizzazione che la Confederazione dell'industria britannica avverte potrebbe costare quasi 200 miliardi di sterline.

Le elezioni invernali sono aperte

I parlamentari hanno nuovamente votato ieri sera acconsentendo ad un'elezione generale il 12 dicembre. I britannici dovranno quindi affrontare una scelta prenatalizia, un voto critico che potrebbe finalmente risolvere la questione Brexit. 

L'UE ha deciso di prorogare la Brexit fino al 31 gennaio 2020

L'UE ha concordato un'estensione della Brexit al 31 gennaio 2020, con l'opzione per il Regno Unito di uscire anticipatamente. Tusk, presidente del Consiglio europeo, ha infatti affermato che il blocco consentirebbe una cosiddetta "flextension", il che significa che il Regno Unito potrebbe uscire prima della scadenza definita se un accordo fosse approvato dal Parlamento.

Johnson attende la decisione dell'UE per attuare la sua prossima mossa

I piani di Johnson rimangono bloccati nel limbo, mentre i funzionari di Bruxelles discutono se concedere una terza estensione alla Brexit. Molti paesi vogliono concedere al Regno Unito i tre mesi richiesti (fino a Gennaio 2020), ma i francesi, guidati da Macron, stanno forzando per un termine il 15 novembre. 

La Brexit in un limbo

Il piano di Johnson, di approvare rapidamente la legislazione di attuazione correlata all’accordo Brexit, attraverso il parlamento, in tempo per la scadenza del 31 ottobre, è stato bloccato. I parlamentari hanno infatti respinto la "mozione di programma” e il passaggio della legge sull'accordo di recesso è stato automaticamente sospeso in seguito alla sconfitta.

Brexit: un fine settimana caotico

Sabato 19 ottobre, di fatto, il Parlamento britannico non ha votato. Al contrario i deputati hanno approvato (322 sì contro 306 no) un emendamento, proposto da Oliver Letwin, che sposta il voto sull’accordo in un momento successivo all’approvazione di tutte le leggi collegate all’uscita della Gran Bretagna dall’Ue.

Brexit: un accordo sembra esser stato trovato

Nella prima mattinata, sul tavolo dei leader dell'Unione Europea, sembrava non esserci ancora nessun accordo da prendere in considerazione. Per ottenerne uno, i negoziatori avrebbero dovuto firmare un testo legale, e cosi è quanto accaduto. È stato infatti concordato un accordo sulla Brexit tra le squadre di negoziato del Regno Unito e dell'UE.

Un giorno al vertice europeo

Rimane solo un giorno per raggiungere un accordo sulla Brexit, dal momento che un testo deve essere presentato ai leader dell'Unione Europea durante il vertice di questa settimana.

Continuano i negoziati a Bruxelles mentre a Londra la regina si prepara per il Queen's Speech

Mentre a Bruxelles i colloqui continuano, la Regina si prepara al suo Queen's Speech, dopo una chiusura di tre giorni del Parlamento. Il discorso segnerà la riapertura dello stesso, delineando l'agenda nazionale del governo ed evidenziando le sue priorità. Nel Queen's Speech verranno proposti 22 progetti di legge, tra cui alcuni che introdurranno misure per consentire al Regno Unito di cogliere le opportunità che la Brexit presenta.