La percezione della bellezza per fasce di età
Da una recente ricerca condotta da Euromonitor dal titolo “Trends Shaping the Industry in 2019”, il concetto di bellezza assume significati diversi a seconda delle fasce di età.
Da una recente ricerca condotta da Euromonitor dal titolo “Trends Shaping the Industry in 2019”, il concetto di bellezza assume significati diversi a seconda delle fasce di età.
La sensibilizzazione mediatica nei confronti del cambiamento climatico, soprattutto legata ai danni derivanti dall’esposizione al sole, è la leva trainante del successo che questa categoria di cosmetici registra a livello di consumi mondiali.
Dalla ricerca condotta da Human Highway, relativa all’analisi degli acquisti online, per Cosmetica Italia, e giunta alla terza edizione, emerge come gli acquirenti online di prodotti di cosmetica siano cresciuti del 36% nel 2018, raggiungendo i 6,4 milioni di individui, 3,8 milioni dei quali sono acquirenti abituali (ovvero, hanno acquistato più di una volta un prodotto di cosmetica negli ultimi sei mesi).
La guerra commerciale in atto tra Stati Uniti e Cina sta facendo sentire i suoi effetti sulle stime di crescita dei consumi per il 2019. Come conseguenza, secondo eMarketer, la Cina non dovrebbe superare gli USA per il volume di vendite retail nel corso del 2019, come previsto alla fine del 2018: il sorpasso, secondo le ultime previsioni, è stato rinviato al 2021.
Il green è un argomento che da molti anni è presidiato dall’industria cosmetica, è trasversale al concetto sia di prodotto che di processo e l’Associazione, attraverso un Gruppo di Lavoro avviato a inizio 2019, sta sviluppandone l’ambito di definizione così da promuovere le attività di monitoraggio, servizio e comunicazione.
Lo stato di salute di un’azienda, o di un comparto, viene spesso valutato dal grado di investimento in Ricerca e Sviluppo; non è un indicatore che isolato può mostrare una situazione ottimale o meno, ma, lascia intendere l’orientamento di un’azienda alla proposta di prodotti o servizi nuovi, distintivi o originali per cui il consumatore è disposto, probabilmente, anche a pagare un mark up.
I prodotti per l’igiene della bocca, con un valore di vendita di 639 milioni di euro, rappresentano la sesta famiglia di consumo in Italia, pari al 7,5% sul totale dei consumi (10.152 milioni di euro, nel 2018). In contrazione (-1,4%) i dentifrici, che coprono il 72% del mercato, per un valore consuntivo di 458 milioni di euro.
Il 29 e 30 maggio si è tenuto il Netcomm Forum, un appuntamento fondamentale per scoprire lo stato di avanzamento della cultura aziendale in ambito digitale e per scoprire le nuove realtà d’intermediazione che operano nella logistica, comunicazione e trattamento/elaborazione/ della mole informativa che l’azienda acquisisce con sempre più facilità.
Il tema della sostenibilità è al centro di compagne di comunicazione di numerose realtà cosmetiche: la percezione che ne deriva per il consumatore non sempre è ben definita poiché le imprese possono focalizzare la propria attenzione ambientale sull’estrazione delle materie prime, sul processo di lavorazione, sulla distribuzione finale o anche sull’intero ciclo di vita del prodotto. Grazie al contributo di EY, vengono sintetizzate le azioni concrete su cui, lungo il processo produttivo, o rimodulare, per fornire benefici ambientali, sociali ed economici, proteggendo la salute pubblica.
Il confronto competitivo intersettoriale che accompagna, e contestualizza, la narrazione del settore cosmetico nel corso degli anni, ha ampliato nel tempo il tema della bilancia commerciale con l’analisi economico-finanziaria.
È possibile estendere il parallelo anche al mix di strategie di marketing grazie al convegno, tenuto lo scorso 17 aprile, Altagamma Consumer and Retail Insight, in cui sono state presentate le ricerche TrueLuxury Global Consumer Insight, di Boston Consulting Group, e Altagamma Retail Evolution di Bernstein.