I solari, anche senza il sole
I lunghi periodi di lockdown, il contingentamento e le limitazioni ai viaggi hanno fortemente condizionato il consumo di solari nel corso del 2020 e, seppur in misura inferiore, anche nel 2021.
I lunghi periodi di lockdown, il contingentamento e le limitazioni ai viaggi hanno fortemente condizionato il consumo di solari nel corso del 2020 e, seppur in misura inferiore, anche nel 2021.
Nel 2020 le prime dieci destinazioni, per valori delle esportazioni, concentrano il 64% dell’export e l’84% dell’import cosmetico italiano. Il primo semestre 2021 registra valori del tutto allineati con lo scenario dell’anno precedente.
Cinque fenomeni trainanti portano linfa alla profumeria alcolica: una delle categorie cosmetiche maggiormente colpite dagli effetti della pandemia e dei lockdown, che, complici la voglia di socialità e la nuova normalità a cui il consumatore si sta abituando, registra una ripresa in termini di consumi.
Nel periodo di lockdown, sono state proposte alle imprese associate le indagini flash settimanali, e successivamente mensili, volte a misurare gli effetti della crisi da Covid-19 sui fatturati: grazie alla misurazione di oltre 18 mesi, è stato possibile costruire la curva che descrive il calo e il successivo parziale ritorno ai livelli pre-crisi.
La capacità reattiva delle imprese cosmetiche ha caratterizzato la ripresa a cavallo dell'estate 2020, confermando la flessibilità produttiva e la visione a medio-lungo termine dell’industria.
Se infatti la maggiore produzione di gel idroalcolici ha consentito di rispondere prontamente alle esigenze di igiene e tutela della salute, consentendo in molti casi la tenuta dei fatturati, dall'altro si osserva il profondo e repentino adeguamento delle attività d’impresa nel superamento della crisi.
Durante i lockdown le mura domestiche sono state un ostacolo sociale e di sviluppo economico e, a ripresa avvenuta, come esorcismo culturale si riducono le barriere socio-demografiche.
Il cauto ottimismo che accompagna la dichiarazione degli intervistati sul ritorno alla normalità è avvalorato dalla graduale ripresa dell’andamento produttivo delle imprese cosmetiche.
Il flusso commerciale estero rappresenta la cartina tornasole della fiducia degli operatori internazionali nei confronti dell’industria cosmetica italiana. I segnali positivi emergono in misura rilevante nel primo semestre 2021: unitamente all’ottimismo evidenziato dal mercato interno, si conferma un roseo quadro che lascia ben intuire la piena ripresa dei valori pre-crisi, stimata nel corso del 2022.
Anticipato già con i primi trend intercettati a ripresa avvenuta, i mutamenti di atteggiamento degli atti di acquisto hanno subito profonde accelerazioni.
Proprio sul cambiamento della domanda in generale, in tutti i mercati, l’Istituto Piepoli dispone di alcune macro informazioni grazie alla collaborazione culturale con l’istituto pubblico di ricerca australiano Commonwealth Science and Industry Research Organization (CSIRO).
L’erboristeria si contraddistingue, rispetto alle altre realtà distributive di cosmetici in Italia, per una serie di aspetti legati alla storicità e alla tradizione. Analogamente, negli anni passati, anche i consumatori che si sono interfacciati con questo canale sono stati spinti da driver di acquisto allineati con il sistema valoriale dell’erboristeria.